Non è facile nel mondo odierno essere buoni operatori culturali.
E' un mestiere difficile che comporta molti sacrifici e, spesso, comporta magri guadagni.
Questo post è l'editoriale del sito al tempo del Natale 2022. Non è un caso che viene inaugurata proprio oggi questa casa di vetro che non ha nulla da nascondere, nè grandi ambizioni. Quando abbiamo pensato ad ArteA, come associazione culturale e come edizioni per la pubblicazioni dei libri, (narrativa, poesia, saggistica, libri d'arte), ci siamo detti in una riunione preliminare alla costituzione, che volevamo fare dell'associazione un luogo anche virtuale aperto a tutti per esprimere le proprie opinioni, Confrontarsi con altri organismi ed enti.
Non siamo sovvenzionati da Enti pubblici che lucrano milioni di euro per iniziative effimere, a volte senza senso. E' proprio di oggi la notizia sugli organi di stampa che la Regione Campania sovvenziona sagre e feste varie, sottraendo fondi non solo alla cultura, ma ai bisognosi, a chi, in questi giorni che precedono il Santo Natale si trova in condizioni disagiate, non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, ai barboni che bivaccano nelle stazioni per ripararsi dal freddo. E' di qualche tempo fa la notizia che Papa Francesco, di notte, vestito come un prete comune, ha portato assistenza a questi poveri che sostano lungo il colonnato della Basilica di San Pietro, l'emblema della cristianità. Sono certo che lo farà ancora o dirà di farlo.
Anche questo modo di fare è cultura per sconfiggere le organizzazioni criminali, la politica connivente con il malaffare. Noi operiamo nel bene e per il bene. Usufruiremo di leggi dello Stato per crescere. Penso a una WEB TV, libera, improntata sulla cultura per dare voce a chi non ce l'ha. Non ci interessano proclami, cerchi magici dei potenti che manovrano la stampa e i media accondiscendenti al potere solo per interessi personali. Questo blog darà voce a scrittori, poeti e saggisti che hanno qualcosa da dire, che hanno un libro da recensire e che i vari inserti dei quotidiani nazionali non riportano. Altra breve considerazione. In Italia scrivono tutti, ma nessuno legge. E' un paradosso di cui non se ne viene a capo. Scriveva il Manzoni, a proposito dei Promessi Sposi: "Permettetemi di salutare i miei quattro lettori". Ecco. Basta avere quattro lettori per pubblicare e presentare un libro? La stragrande maggioranza degli editori pubblicano a pagamento, senza alcun pudore. La cultura è diventata commercio a chi la spara più grossa. Quasi sempre lasciando il povero e afrranto autore in balia del vento, ad autopromuoversi e cercando di ottenere presentazioni per smaltire le copie comprate. Noi non apparteniamo a questa schiera di falsi editori (difatti sono stampatori) che pullulano sui social proponendo prezzi stracciati e sfacciati.
Pratichiamo, invece, il "Print on demand", da sempre ne sono stato un sostenitore. Vendere solo quello il mercato richiede. Vi siete mai domandati dopo la pubblicazione di uno delle migliaia di libri che si stampano nel nostro Paese quale è il ciclo che attraversa? E quanti libri recensiti vendono? Mi sto chiedendo che fine ha fatto chi ha vinto il Premio Strega di quest'anno. Tempo fa un distributore al Salone del libro di Torino mi raccontava che gli editori hanno quantità come palazzi di libri invenduti, che tra l'altro fanno reddito ai fini fiscali e sono difficili da smaltire per le leggi sull'ambiente. Noi non siamo e no saremo tra questi. Infine, il blog è anche un luogo per accomunare persone con le stesse idee, ideali e sogni. Sì, perchè un uomo che non sogna più è finito di esistere. A tutti voi buone feste e che il 2023 possa essere l'anno in cui i vostri sogni diventeranno realtà.
Antonio Corbisiero
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